La vera storia dietro Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

In questi giorni l’hype per l’uscita su Amazon Prime Video de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è davvero al massimo, soprattutto dopo il rilascio del full trailer la scorsa settimana (che trovate in fondo all’articolo). Tuttavia, per conoscere davvero la storia che verrà narrata nella serie TV basata sui lavori di J.R.R. Tolkien, facciamo un passo indietro ed estrapoliamo i fatti che vedremo – anche se in parte modificati – nello show “autorizzato” dalla Tolkien Estate. A breve, comunque, la HarperCollins pubblicherà un tomo che raggrupperà tutti gli scritti di Tolkien sulla Seconda Era, intitolato La Caduta di Numenor, in arrivo il prossimo 10 Novembre in Gran Bretagna a cura di Brian Sibley ed illustrato da Alan Lee.

La storia degli Anelli del Potere ebbe inizio nella Seconda Era della Terra di Mezzo, quando il Beleriand crollò e Morgoth venne definitivamente sconfitto. Allora tutto il male dell’Avversario venne distrutto ed il mondo tornò a vivere felicemente, ma qualcuno era sfuggito alla collera dei Valar, qualcuno che aveva compiuto grandi malvagità sotto l’egida di Morgoth: Sauron. Dopo il crollo del Beleriand molti Noldor tornarono ad Aman, ma altri rimasero nella Terra di Mezzo, fra cui: Cirdan, Elrond, Gil-galad, Celeborn e Galadriel. I primi si stabilirono nel Lindon (ciò che restava del Beleriand), mentre Celeborn e Gala-driel si spostarono nell’Eregion. Qui fondarono un loro regno Noldorin nel 750 della Seconda Era, che fiorì anche grazie al fruttuoso commercio con i Nani di Moria.

Intanto, però, già intorno al 500 Sauron si era risvegliato a Mordor e Galadriel si rese conto che era necessaria un’alleanza fra tutti i popoli della Terra di Mezzo per fronteggiare il residuo di male che Morgoth aveva lasciato dietro di sé (anche per questo instaurò buoni rapporti con i Nani). C’è da dire, però, che allora gli Elfi non attribuivano ad un unico essere il male che vi era ancora nella Terra di Mezzo e, comunque, non conoscevano la vera identità di Sauron. Nel 1000 Sauron si stabilì definitivamente a Mordor e costruì Barad-dur, anche per paura della crescente egemonia dei Numenoreani lungo le coste della Terra di Mezzo. Poi, nel 1200, decise di andare di persona nell’Eriador per cercare di influenzare e controllare gli Eldar.

Quando giunse nel Lindon, Gil-galad rifiutò di trattare perché notò che al di là del bell’aspetto Sauron nascondeva qualcosa, e dello stesso parere furono anche Elrond e Cirdan. In Eregion, invece, Sauron fu più fortunato: si presentò con il nome di Annatar (“Signore di Doni”) e finse di essere un Maia inviato dai Valar per aiutare i Noldor nelle loro fatiche ed, inoltre, li affascinò con la sua conoscenza della metallurgia e delle arti affini (poiché era stato un Maia della schiera di Aule). Nell’Eregion vi era da tempo una certa predilezione per l’arte della metallurgia ed i Noldor, che avevano naturalmente questa predisposizione, approfondirono le loro conoscenze grazie agli insegnamenti dei Nani di Moria, ma con l’arrivo di Sauron essi raggiunsero i massimi poteri e le maggiori conoscenze possibili.

Fra i principali artigiani dell’Eregion vi era Celebrimbor, figlio di Curufin figlio di Feanor, che aveva fondato la Gwaith-i-Mirdain (“Popolo degli Orafi”), cioè una società segreta, molto potente, che operava all’insaputa di Galadriel e Celeborn, legittimi sovrani. Sauron usò, allora, tutta la sua influenza sulla confraternita, convincendola ad assumere il controllo politico dell’Eregion (cosa che portò alla fuga di Galadriel nel Lothlorien). Poco dopo i fabbri iniziarono a forgiare Anelli del Potere, sempre invogliati da Sauron, e questo avveniva intorno al 1500. Gli Anelli del Potere furono creati per vari scopi e, man mano che gli artigiani andavano avanti, acquisivano sempre maggiore abilità facendo diventare gli Anelli sempre più potenti.

I primi ad essere forgiati furono i Nove: erano quelli più semplici e avevano solo il potere di rendere invisibile il portatore. Poi vennero forgiati i Sette: questi erano già più potenti e avevano lo scopo di creare ricchezze dall’oro. Sia i Nove che i Sette erano stati forgiati con Sauron ed usando le conoscenze da lui stesso rivelate ai fabbri elfici dell’Eregion. Poi Sauron decise di tornare per un breve periodo a Mordor, poco dopo il 1500, e in sua assenza Celebrimbor forgiò i Tre Anelli (nel 1590): essi erano i più potenti Anelli forgiati finora ed avevano lo scopo di rallentare le offese del tempo e di aumentare i poteri del portatore, ma come gli altri erano stati creati con le conoscenze di Sauron. Intanto nel 1600 Sauron, sul Monte Fato, forgiò l’Unico Anello, nel quale fluirono gran parte dei suoi poteri e delle sue energie.

Così nacque l’Anello di Dominio con il quale Sauron poteva controllare tutti gli altri Anelli ed i loro rispettivi padroni. Ma, appena Sauron infilò l’Unico Anello, gli Elfi che portavano gli Anelli del Potere sentirono la sua presenza e se li sfilarono, provocando la sua collera. Allora Celebrimbor distribuì, su proposta di Galadriel, i Tre agli Elfi affinché non li usassero e li tenessero al sicuro: Vilya, l’Anello Azzurro (o d’Aria) di Zaffiro, venne affidato a Gil-galad; Nenya, l’Anello Bianco (o d’Acqua) di Diamante, venne affidato a Galadriel; Narya, l’Anello Rosso (o di Fuoco) di Rubino, venne affidato a Cirdan. A questo punto Sauron decise di attaccare l’Eregion e di recuperare gli Anelli del Potere rivendicandoli come suoi, poiché erano stati forgiati grazie alle sue conoscenze.

Così tra il 1693 ed il 1695 Sauron invase l’Eriador ed attaccò l’Eregion prima che l’esercito di Gil-galad, capeggiato da Elrond, raggiungesse il regno dei Noldor: il paese venne devastato e Sauron raggiunse velocemente la città di Ost-in-Edil e la sede della Mirdain. Qui Celebrimbor venne catturato e Sauron recuperò i Nove e i Sette (dopo aver messo Celebrimbor sotto tortura), ma non riuscì a sapere dove fossero i Tre e, ucciso Celebrimbor, riprese la guerra. Elrond, raggiunto da Celeborn con i superstiti dell’Eregion, venne sopraffatto dalle armate di Sauron e fu costretto a ritirarsi nel nord dell’Eregion, dove fondò il rifugio di Imladris (“Gran Burrone”) nel 1697. Intanto, però, i Nani di Moria e gli Elfi di Lothlorien avevano attaccato la retroguardia di Sauron e si erano rifugiati nelle Miniere.

Intorno al 1699, Sauron diresse tutta la sua collera sul Lindon, indovinando che i Tre erano stati affidati a custodi elfici. Quando, però, arrivò al fiume Lhun (confine orientale del Lindon) trovò una brutta sorpresa: Gil-galad, avuto sentore dell’arrivo di Sauron, aveva inviato messaggi di soccorso a Numenor (con la quale vi erano ottimi rapporti). I Numenoreani inviarono, quindi, una grande flotta, che partì alla volta dei Porti Grigi appena pronta, e li raggiunse mentre Sauron si apprestava ad attaccare. Nella grande battaglia che ne seguì (1701) Sauron venne completamente sconfitto e batté in ritirata verso sud-est, alla volta di Mordor, ma una parte della flotta numenoreana era sbarcata a Lond Daer, prendendo i resti delle sue forze alle spalle: solo lui e la sua guardia del corpo si salvarono.

Dopo la sconfitta Sauron tornò a Mordor e cominciò a distribuire gli Anelli del Potere che aveva recuperato alle altre stirpi mortali. I Nove vennero dati a Uomini del sud-est, cioè di Rhun e Harad, e a tre Numenoreani Neri: essi divennero grandi fra gli Uomini, stregoni e guerrieri, ma a poco a poco entrarono nel mondo dell’ombra in cui li conducevano i loro Anelli e si trasformarono in Nazgul, i Fantasmi dell’Anello (intorno al 2251), del tutto dipendenti da Sauron e dall’Unico Anello. I Sette vennero consegnati ai sette capostipiti dei Nani: essi trasformarono le loro ricchezze in immensi tesori, ma gli Anelli non riuscivano a corrompere le loro volontà perché erano fin troppo resistenti; l’unica cosa che provocavano in loro era la brama di altri tesori ed altre ricchezze.

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Riccardo S. Scuto

Laureato in storia contemporanea, è nato a Catania, dove risiede. Alterna l'attività di impiegato amministrativo con quella di collaboratore giornalista, blogger e scrittore. Ha pubblicato romanzi fantasy per Caosfera e alcuni racconti in antologie.

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